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POLPETTE DI RICOTTA AL FORNO

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Versate la ricotta (400gr)  in una ciotola insieme al parmigiano reggiano 100gr (noi consigliamo un 30 mesi di stagionatura).

Aggiungete anche qualche cucchiaio di pangrattato. Unite le uova (2 intere per 4 persone), il prezzemolo tritato e il latte (2 – 3 cucchiai). Mescolate il tutto fino a ottenere la consistenza adatta a formare le polpette. Se necessario, aggiungete altro pangrattato e infine regolate di sale e pepe. Con le mani umide prelevate un poco di impasto e formate delle polpette, poi passatele nel pangrattato.

Disponete le polpette su una teglia rivestita con carta da forno. Conditele con un filo di olio e infornate a 180°C per 30 minuti girandole a metà cottura.

Consiglio: scegliete una ricotta piuttosto soda, meglio ancora la ricotta di montagna dell’Appennino modenese.

PIZZOCCHERI VALTELLINESI

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Primo ricco e sostanzioso della tradizione valtellinese che esalta due dei formaggi della zona, il Valtellina Casera e il Bitto.

Preparate gli ortaggi: pelate le patate e tagliatele a mezze rondelle; sfogliate la verza/bietola, eliminate il torsolo e dividete a metà le foglie, asportando la costa, quindi riducetele a strisce larghe 2 cm.2-3 . Mettete sul fuoco una capiente pentola con 6 litri di acqua, salatela e, al bollore, versate le foglie di verza; cuocetele per 8’, aggiungete le patate e cuocete ancora per 8’ dalla ripresa del bollore.

Pelate gli spicchi di aglio, tagliateli a metà e cuoceteli nel burro senza farlo colorire troppo e nel frattempo riducete a dadini il formaggio casera.

Tuffate i pizzoccheri nell’acqua dove cuociono verza e patate e cuoceteli per 10 minuti.

Scolate pizzoccheri, patate e verza con la schiumarola, disponeteli nel piatto e conditeli a strati con i dadini di formaggio casera stagionato almeno 6 mesi, il burro senza aglio.

Spolverate abbondantemente con un altro formaggio nobile della zona, il Bitto!

Servite subito.

CREMA DI FAGIOLI E CARCIOFI CON PECORINO TOSCANO

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Mettete in ammollo i fagioli secchi per una notte, quindi scolateli, sciacquateli sotto l’acqua corrente e cuoceteli in abbondante acqua salata per 30 minuti se usate la pentola a pressione e circa un’ora . Pulite i carciofi togliendo le foglie esterne più dure e tagliando le punte spinose, affettateli e immergeteli in acqua e limone in modo che non anneriscano.

In un tegame fate appassire la cipolla precedentemente pulita e tritata finemente con due cucchiai di olio extravergine di oliva. Una volta imbiondita aggiungete i fagioli scolati e fate insaporire per un paio di minuti. Aggiungete metà dei carciofi e il brodo vegetale caldo. Portate a bollore, abbassate la fiamma e cuocete a pentola coperta per 30 minuti.

A fine cottura aggiustate di sale e frullate con il mixer a immersione fino a far diventare una crema. Friggete in abbondante olio di semi i restanti carciofi ridotti a julienne, scolateli e lasciateli asciugare bene dall’olio in eccesso disponendoli su carta assorbente da cucina. Servite la crema in piatti individuali e adagiatevi sopra i carciofi fritti..

Completate la crema di borlotti con un filo di olio extravergine di oliva, pepe appena macinato e pecorino toscano riserva a scaglie.

DIREZIONE GLORENZA

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Parto un lunedì di agosto, direzione Lago di Reims. La speranza è di trovare un po’ di fresco, ma anche di vistare un piccolo caseificio nei pressi di Glorenza.

Le vacche sono al pascolo in alpeggio, 25 capi.  Il caseificio e la stalla sono stati ristrutturati di recente per consentire agli animali di avere più spazio quando scendono dall’alpe. Si producono tre tipologie di formaggio, quello estivo in alpeggio e una riserva portata lunga stagionatura, oltre 18 mesi. Poche forme e tutte a latte crudo. Il terzo, l’Arunda, sarà disponibile dalla metà di ottobre, una piccola forma a crosta fiorita e a pasta molle,,,, lo aspettiamo con pazienza.

Tutti i formaggi prendono il nome delle montagne che circondano la zona, una forma di rispetto verso il territorio e il loro paesaggio mi racconta Maximilian.

Provo a chiedere tre forme di riserva da portare in pianura e mi vengono concesse. La produzione è limitata e capisco benissimo il valore di quel bottino che farò assaggiare a breve ai miei clienti.

Ci rivediamo presto per l’Arunda!
Grazie

INSALATA AUTUNNALE CON FINOCCHI MELE E FORMAGGIO DI CAPRA

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L’insalata di finocchi e mele  è un piatto leggero e salutare, perfetto come contorno, oppure come spuntino veloce da portare in ufficio.
Lavate e mondate i finocchi eliminando le foglie esterne più dure. Affettateli sottilmente e metteteli in un’insalatiera.
Lavate accuratamente anche la mela, tagliatela a fettine sottili e unitela ai finocchi.
Preparate intanto il dressing: in una ciotola emulsionate lo yogurt con la senape, l’olio e il sale e il pepe.
Versate la salsa sull’insalata, mescolate, aggiungere le nocciole spezzettate. Se preferite gherigli di noce.
Consigliamo di aggiungere una toma di montagna di latte di capra semistagionata, tagliata a listarelle o a cubetti
come preferite.
Buon appetito!

MILLEFOGLIE DI MELANZANA CON CACIORICOTTA E POMODORO

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Siamo alla fine dell’estate ma qualche melanzana buona la troviamo ancora al mercato e cosi vi propongo una ricetta veloce e molto gustosa. Taglio le melanzane con l’affettatrice per avere le fette uguali e agevolare la cottura. Spargo le fette di sale per far spurgare un pochino di acqua e poi le griglie.
Preparo una salsa di pomodoro semplice, salando e pepando a piacere.
Prendo una teglia da forno e inizio ad alternare le fette di melanzana con la salsa di pomodoro e delle fettine sottili di cacioricotta pugliese. Intiepidisco nel forno a 150 gr. per qualche minuto. Guarnisco l’ultima fetta di melanzana con un ciuffo di basilico.
Mi raccomando salate poco perché il cacio ricotta è un formaggio saporito! In bottega e al mercato trovi quello pugliese di latte misto di vacca, capra e pecora.

CROSTONI DI VERDURA E FORMAGGIO SCIMUDIN

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Più che una ricetta è un consiglio su come gustare il formaggio Scimudin, crosta fiorita morbido all’interno e dolce di sapore. Anche quando fa caldo è strepitoso.
Scegliere del pane buono da tagliare a fette, tipo grano duro pugliese o di grano saraceno. Io ne uso di grano enkir e lo taglio a fette.
In una padella faccio “frigolare” uno spicchio di aglio intero in olio evo che poi tolgo. Dopo qualche minuto aggiungo verdure di stagione tagliate a cubetti piccoli.. zucchine, melanzane e carote; quello che vi piace di più. Quando saranno cotti e ben insaporiti con sale e pepe li adagio sulle fette di pane precedentemente passato in padella. Finisco con fettine di Scimudin e un filo d’olio.
Aperitivo… pronto!

NEL CUORE DELLA VALTELLINA

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I lunedì di luglio sono perfetti per partire e visitare nuovi produttori.

La destinazione di oggi è la Valtellina e dopo più di tre ore di macchina raggiungiamo una splendida azienda agricola in provincia di Sondrio dove si allevano 200 vacche e 80 capre con adiacente caseificio.

Mi spiegano la storia di famiglia che è anche la storia dell’azienda stessa. Si producono i formaggi tipici della zona, varie stagionature di Casera e di Bitto, senza dimenticare il piccolo di famiglia lo Scimudin.

Negli anni l’azienda è cresciuta prestando particolare attenzione alla sostenibilità e al benessere animale.

L’azienda ha in corso numerosi progetti didattici con le scuole, visite guidate e punti ristoro per i turisti che passano da quelle parti in blicletta.

Sono tornata con diverse forme di Valtellina Casera, di 12 e 24 mesi di stagionatura, Bitto con oltre due anni di maturazione e il morbido Scimundin. Nella sezione ricette vi do qualche consiglio su come gustarli in cucina.

Bellissima giornata , ma ahimè bisogna ripartire.

MALGA POZOF

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Siamo in pieno agosto e in pianura fa un gran caldo. Propongo ad Emily una giornata in malga a cercare nuovi produttori e neanche a dirlo… si parte.

Abbiamo tagliato il nord est e dopo più di quattro ore di macchina abbiamo raggiunto  Malga Pozof, sul Monte Zoncolan nel cuore della Carnia. La famiglia Gortani si trasferisce li d’estate da maggio a fine settembre, dove alleva 80 capi di razza bruna e produce in quota uno strepitoso Latteria a latte crudo.

Abbiamo osservato la lavorazione, assaggiato tutti i loro formaggi e devo dirvi che Amelia ci ha intrattenuto con il sorriso, nonostante il gran lavoro estivo. Infatti la malga era piena di turisti in cammino che per una sosta breve o un pranzetto si fermano ad assaggiare formaggi, frico, pane fatto in casa e qualche salume.

Io ed Emily ci siamo rifocillate, divertite e abbiamo fatto rifornimento di latteria… la discesa dal monte Zoncolan sarebbe stata più lieve.. Grazie Amelia

CHEESE SHOP 2021

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Ho sempre pensato che la fatica, la competenza e lo spirito di sacrificio prima o poi vengono premiati e che bisogna continuare ad impegnarsi e ad avere passione per ciò che si fa. La squadra di Toma&Tomi ne ha avuto conferma proprio in questo anno difficile a causa della pandemia.

Siamo stati scelti e nominati come Cheese Shop dell’anno nel corso della manifestazione di chiusura degli Italian Cheese Awards che si è tenuta a Cittadella in provincia di Padova, lo scorso 13 novembre.

Nel teatro cittadino si è svolta la finalissima che ha visto arrivare in finale 33 produttori italiani di formaggio suddivisi in 10 categorie differenti e giudicati da una giuria competente di esperti nel settore caseario italiano.

Sono stati assegnati alcuni riconoscimenti fra cui il Cheese Shop dell’anno e il premio alla carriera assegnato al maestro Renato Brancaleoni, affinatore e proprietario di una delle fosse più antiche nel cuore della nostra regione.

E’ stato un premio inatteso che ci ha riempito di orgoglio, ringraziamo che ci ha proposto, chi ci ha nominato ma sopra ogni cosa chi quotidianamente viene in bottega a Carpi e al Mercato storico Albinelli a Modena a fare la spesa che ci consente di mantenere vivo il nostro progetto. Continueremo ad impegnarci al massimo a proporvi novità e a sviluppare nuovi progetti. Grazie. Loanna, Stefano e Emily.